Dopo l’apprezzata “Anche l’occhio vuole la sua parte” Michele Caputo torna con una sua nuova commedia: “Come sopravvivere ai lavori di casa”, con la regia di Paolo Migone. Accanto al protagonista Caputo ci sono Ilenia Lazzarin, star di “Un posto al sole” alla sua prima esperienza teatrale, Jury Monaco e Vincenzo De Lucia, quest’ultimi cooptati dal laboratorio di cabaret Komikamente. La trama vede Mario e Silvia, coppia in crisi, alle prese con dei lavori di ristrutturazione in casa e contemporaneamente all’interno del loro legame sentimentale. In mezzo un architetto “visionario” (Vincenzo De Lucia) e un muratore dalla spiccata napoletanità verace (Jury Monaco), che riescono ad allungare vistosamente i tempi dei lavori per guadagnare ulteriormente. Lo spettacolo parte bene, è gradevole, con qualche buon guizzo comico e la quasi sempre illuminante regia di Migone, uno che ha fatto dei contrasti di coppia il proprio cavallo di battaglia nei suoi monologhi, fa fluire il tutto. Poi però in realtà la storia appena abbozzata della coppia, in crisi già prima dell’inizio dei lavori come capiamo dalla scena in apertura di sipario, non decolla, stagna, mancando una parabola della stessa che tenga lo spettatore incollato alla poltrona, tenuto anche conto della mancanza di un intervallo. Poi il finale lascia intravedere sprazzi di serenità ritrovata tra i due in una situazione che li priva improvvisamente delle comodità e delle mille distrazioni e abitudini quotidiane. In mezzo tanto spazio alle risate con le scene che vedono alternarsi i due pur bravi caratteristi Jury Monaco e Vincenzo De Lucia, con qualche ripetizione di troppo nelle tirate comiche e nei cliché dei personaggi. Il pubblico si diverte di gusto e si identifica facilmente con una commedia originale da limare e rodare ancora, normale amministrazione quando si è alle prime repliche.
Cristiano Esposito
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