Un'atmosfera particolare, intima e magica. È quella che riescono a creare i "Quanno Good Good", cover band di Pino Daniele che si è esibita anche quest'anno al teatro Summarte di Somma Vesuviana (Napoli). Un posto delizioso, dove gli spettatori accorsi al tributo sono riusciti a entrare in una speciale connessione con Pino. La lunga scaletta si è aperta con "Chi tene 'o mare" e "Che te ne fotte", che contiene la frase che dà il nome alla band.
Un ensemble di tutto rispetto: insieme alla voce di Olimpio Marino ci sono le chitarre di Franco Di Giovanni, il basso di Peppe Mangiaracina, la batteria di Paolo Fabbrocino, le tastiere di Marco Fiorenzano e il sax di Enzo Anastasio, protagonista di grandi assoli. La caratteristica che fa risaltare il tutto è la volontà dei "Quanno Good Good" di rendere omaggio a Pino Daniele senza scimmiottamenti, facendo emergere uno stile proprio.
Ecco allora che i brani dell'epoca d'oro del cantautore napoletano risplendono di una luce nuova: "Have you seen my shoes?", "Un giorno che non va", un'incalzante e coinvolgente "Basta 'na jurnata 'e sole", "Cumbà", "Anna verrà", il medley "Je sto vicino a te"/"Io vivo come te", "Maronna mia" reinterpretata in chiave rock, "Chillo è 'nu buono guaglione", "Sulo pe' parlà", "E cerca 'e me capì" e "Alleria". Momento speciale quello che Olimpio Marino dedica alla sua piccola Elena che, sarà un caso, ma arzilla fino a qualche momento prima si addormenta all'istante sulle note di "Ninnananinnanoè".
E poi ancora "Keep on movin'", "Viento 'e terra", "Yes I know my way", l'applauso emozionato a Massimo Troisi dopo "Quando" e "Qualcosa arriverà", "Ferryboat", "Tutta 'nata storia", "A me me piace o blues" e i bis di "Che ore sò" e "Napule è" (con un delizioso giro di chitarra di Di Giovanni in stile Coldplay). Una serata semplice ma piena di passione, emozioni e buona musica. Proprio come sarebbe piaciuta a Pino.
Cristiano Esposito