sabato 24 dicembre 2016

Francesco Paolantoni invita tutti nel suo salotto al Sancarluccio di Napoli

L'intenzione dichiarata dello spettacolo "Salotto Paolantoni" è quella di far sentire tutti i presenti come a casa del comico napoletano, in un'atmosfera intima e familiare che sicuramente un teatro come il Sancarluccio ispira. Già nel foyer è possibile osservare i quadri dell'artista, composti da mosaici di dadini di argilla (nelle opere iniziali la materia prima era il pane). 

Poi in sala, a fare da scenografia, soltanto due sedie di bambù e un tavolino. Lo stesso Francesco Paolantoni invita gli spettatori a comportarsi come se fossero a casa di un amico: i cellulari possono rimanere accesi e si può anche andare in bagno qualora lo si voglia. In scena va la classica comicità di un'esponente di un'altra era di risate, in cui non occorrevano necessariamente travestimenti né tormentoni senza senso per colpire nel segno. 

Il tutto è davvero una discussione aperta col pubblico, che in qualche maniera fa lo spettacolo col protagonista. Si salta in piena libertà da un argomento all'altro senza alcuna quarta parete; dall'attualità alla medicina, dai bambini al rapporto uomo-donna. Ci sono le favole, cavallo di battaglia di Paolantoni, ma non i suoi personaggi di successo (Robertino, De Lollis ecc.), pure annunciati nella scheda dello spettacolo. E c'è il divertimento del pubblico per un esperimento originale, lineare e riuscito.

Cristiano Esposito

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