Il nuovo lavoro di Gianfranco Gallo, molto atteso, vede finalmente la luce al teatro Cilea di Napoli. “Felici in circostanze misteriose” è una commedia tutta incentrata sul tema del rifiuto verso ciò che è diverso, che spiazza, induce lo spettatore a riflettere per trovare un’interpretazione plausibile. Nell’era della rete universale, in cui tutto è sempre on-line ci conosciamo davvero meglio di prima? Siamo davvero più liberi? O forse siamo solo più soli e chiusi in noi stessi, magari ingabbiati davanti ad un computer? E l’uomo è nato per essere solo per circondarsi di tanti amici?
Francesco, il protagonista della commedia (lo stesso Gianfranco Gallo), vorrebbe che tutti restassero quel che sono anche a distanza di anni, che non cambiassero mai rispetto alla persona conosciuta in origine. Sempre pronto a giudicare, a puntare il dito, vive in un mondo tutto suo in cui però la coerenza scricchiola dal primo all’ultimo quadro della commedia. Ma “la verità non è una sola”, come afferma un pirandelliano Francesco. Quando due suoi amici, la sua futura moglie e una sua zia lo raggiungono a Milano per fargli una sorpresa per il suo compleanno la storia si innesca e la follia lucida di Francesco può attuare il suo piano. L’intenzione è quella di processare amicizie e amori, distruggerli, far pagare ad ognuno i proprio sgarri e le proprie debolezze, sempre travestendosi da giudice supremo e giustiziere al tempo stesso. Ogni personaggio in scena sarà vittima e carnefice, correo di Francesco. Uno alla volta i suoi amici saranno eliminati e costretti “a uscire dalla casa”, con colpi di scena improvvisi e ad effetto. Meglio, per chi andrà a vedere la commedia a teatro, non svelare altro, per non togliere nulla al piacere di scoprire tassello per tassello il complesso mosaico partorito dalla penna (o dalla tastiera, diremmo oggi) di Gianfranco Gallo.
Lo spettacolo, a parte brevi momenti di impasse specie nel primo atto, funziona. Grande merito va anche all’ottimo Massimiliano Gallo, che innesca la risata del pubblico tra una riflessione e l’altra; perfettamente a suo agio anche Patrizio Rispo; brillante Rosaria De Cicco, qui ottima caratterista, nei panni di una grottesca zia, nevrotica e piena di tic. Non sono da meno i più giovani: Martina Liberti, che interpreta la fidanzata di Francesco e Ciro Esposito, il trans con cui il protagonista rientra in casa a inizio rappresentazione. Un originale meccanismo che sterza violentemente ogni ventina di minuti e costringe lo spettatore a ricominciare daccapo. Equivoci, sorprese, spunti di riflessione continui, comicità e ottimo cast. Vale davvero la pena di passare una serata, “diversa”, a teatro.
Cristiano Esposito
Lo spettacolo resta in scena al teatro Cilea di Napoli fino a domenica 27 novembre 2011. Per info consultare il sito www.teatrocileanapoli.it .
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