Gigi Savoia ha sempre dimostrato di saper trattare i grandi capolavori di maestri come Eduardo con i guanti bianchi. Lo facciamo anche noi ed evitiamo di raccontare per l'ennesima volta la trama di una delle commedie più divertenti del Maestro. Ricordiamo soltanto che questa commedia ha più di ottanta anni e come ogni capolavoro non li dimostra per niente; testo ancora oggi attualissimo e che suscita risate e riflessioni anche in chi lo conosce bene da tempo.
Dopo "Chi è cchiù felice 'e me" Gigi Savoia non lascia Eduardo e riporta in scena questa sua pièce con un cast davvero ottimo: accanto all'inossidabile Antonio Casagrande e alla deliziosa Maria Basile Scarpetta piazza giovani interessanti, tra i quali spicca un sorprendente Massimo Masiello nei panni di Luigi Strada, alter ego del protagonista Michele Murri. A completare il tutto la squadra tecnica, con la regia di Maurizio Panici, le scenografie di Renato Lori, i costumi di Lucia Mariani e il disegno luci di Franco Ferrari. Menzione a parte meritano le musiche del maestro Antonio Sinagra, che caricano di inquietudine l'atmosfera nei momenti di follia che avvolgono il protagonista, agevolando la riattualizzazione del testo.
Convince Gigi Savoia nei panni di Michele Murri, cucendosi addosso un personaggio godibilissimo e senza inutili scimmiottamenti eduardiani: è una delle cose più difficili per un attore alle prese con i mostri sacri. Il suo personaggio continua a catturare il pubblico, stanando ipocrisie e luoghi comuni con la sua (lucida?) follia e la sua ossessione nell'invitare tutti ad utilizzare la "parola adatta". Incontenibile Antonio Casagrande, che ha ancora tanto da dare sul palcoscenico e sembra a tratti volersi esprimere di più di quello che il suo personaggio gli consente, lui che nell'edizione per la televisione del 1962 fu un grandissimo Luigi Strada. Eduardo in questo testo rende a tratti labile il confine tra pazzia e normalità, ci fa ridere di una tragedia che trasmuta in farsa. E' un pò la storia della nostra esistenza, che senza un pizzico di follia risulterebbe asettica e sterile. Vedi come fila il ragionamento?
Cristiano Esposito
Lo spettacolo resta in scena al teatro Delle Palme di Napoli fino a domenica 11 dicembre 2011. Per info consultare il sito www.teatrodellepalme.it.
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