Scrivi Rosario Ferro e leggi tradizione teatrale napoletana. Da ormai 15 anni l’attore partenopeo si prodiga a mantenere viva l’opera di grandi maestri come Eduardo Scarpetta; in lui rivive ancora Felice Sciosciammocca, personaggio più attuale e intrigante che mai. E in effetti anche la sua versione di “Tre pecore viziose”, in scena in questi giorni a “Il primo” di Napoli, non dimostra assolutamente i 130 anni di vita del suo testo. Immenso Scarpetta, degnissimo custode della sua arte Rosario Ferro.
Una macchina comica perfetta, che gioca su equivoci ed intrecci amorosi nel solco della celebre commedia dell’arte. E ci dimostra come sia possibile ancora oggi divertirsi con risate pulite e genuine. Le tre pecore viziose sono Fortunato, Camillo e Felice, tutti e tre sposati, che a dispetto delle mogli se la spassano con altrettante giovanissime donne, alle quali lasciano credere di essere scapoli e di avere la serissima intenzione di sposarle. Lo svelarsi degli altarini provocherà situazioni esilaranti sino al finale, grazie anche alla perfetta caratterizzazione dei personaggi. Accanto al mattatore Rosario Ferro l’applauditissima Melania Esposito, Anita Laudando, Carmine Gambardella, Francesca Stizzo, Alessandra Bacchilega, Diego Sommaripa, Filippo Rossi, Noemi Coppola, Francesco Luongo, Simona Barattolo.
Cristiano Esposito
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