Il fondamentalista napoletano festeggia i suoi primi 15 anni
di teatro e lo fa con uno spettacolo che racchiude il meglio del suo
repertorio, unitamente a nuovi monologhi legati all’attualità che stiamo
vivendo. “Il meglio del fondamentalista”, di e con Simone Schettino, in scena
in questi giorni al teatro Sannazaro di Napoli, è una spirale di un’ora e mezza
di fragorose risate pulite e intelligenti. Schettino tiene il palco
egregiamente, da solo, senza effetti speciali, musiche o scene sfavillanti. Un
cabarettista di gran mestiere, che probabilmente meriterebbe un successo ancora
maggiore anche a livello nazionale come degno rappresentante della Napoli più
autentica e sana. Uno sguardo acuto, verace ma mai volgare, senza falsa
retorica, sulla situazione italiana e napoletana, una verve che in teatro crea
un’atmosfera familiare senza servirsi di facili sfottò indirizzati alla platea.
Si parla di Napoli, cucina, politica passata e presente, recessione, dei
problemi di Napoli, sport e ambiente. Sempre con leggerezza e da un punto di
vista originale e illuminante. Il comico di Castellammare di Stabia auspica poi,
dopo il bis e lunghi applausi, un ritorno a quella solidarietà che rendeva noi
italiani così unici nel mondo.
Cristiano Esposito
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