A dodici anni dall’uscita del primo film d’animazione
firmato Dreamworks, basato su una fiaba omonima di William Steig del 1990, il
marchio “Shrek” continua la sua parabola di successi in teatro. E’ il teatro
Bellini che riesce a portare a Napoli il musical che gira l’Italia ormai
dall’ottobre del 2012 e che ha raccolto consensi di pubblico e critica. “Shrek
– The musical” racconta fedelmente la trama che ha caratterizzato il primo
lungometraggio, quello dell’Oscar come miglior film d’animazione, in cui l’orco
verde amato da grandi e piccini riceve da Lord Farquaad l’incarico di salvare
la principessa Fiona, tenuta prigioniera da un drago in una torre. Non può di
certo mancare Ciuchino, l’asino parlante amico di Shrek, da sempre tra i
personaggi più amati della saga. E poi i personaggi delle fiabe sfrattati da
Lord Farquaad come Pinocchio, Peter Pan, il lupo di Cappuccetto Rosso, i tre
porcellini, il brutto anatroccolo e così via.
Il musical è un progetto internazionale, che ha già
trionfato a New York, Londra, Madrid e Parigi (solo in Francia si contano 22
milioni di fans); alla regia di Ned Grujic si affianca quella di Claudio
Insegno, mentre le musiche originali sono di Jeanine Tesori. Il cast si avvale di valenti
ballerini e cantanti, tra i quali spiccano senz’altro Piero Di Blasio nel ruolo
di Lord Farquaad, una brillante Alice Mistroni che interpreta Fiona e
l’eclettico Emiliano Geppetti, nei panni di Ciuchino. Apprezzabili i costumi di
Luisa Spinatelli, deludono forse un po’ le aspettative da grande produzione le
scene, limitate a enormi fondali e pochi praticabili. Lo spettacolo diverte un
pubblico eterogeneo così come è accaduto sul grande schermo, perdendo forse un
po’ di quell’irriverenza che imperversava nei lungometraggi d’animazione. Ma la
storia è ancora fresca e vitale, di quelle che pur se note a tutti c’è sempre
voglia di riviverle come fosse la prima volta. Shrek ha cambiato forse per
sempre la fruizione del cartone animato e della fiaba, ampliando di molto il
target e riuscendo a portare al cinema e a teatro adulti e bambini. Divertendo
tutti, compresi i fedelissimi dei classici Disney che spesso storcono il naso
davanti ai cartoni animati moderni. Prova superata anche sul palcoscenico, per
uno spettacolo leggero e divertente ma che si propone comunque di veicolare i
suoi messaggi edificanti.
Cristiano Esposito
Cristiano Esposito
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