Il meglio della comicità napoletana che utilizza la formula del cabaret sul
palco del teatro Diana di Napoli. “Due cavalli di razza addestrati alla risata”,
insieme per stima artistica reciproca. L’irriverenza, l’improvvisazione, il
coinvolgimento del pubblico, l’eccentricità incontrollata di Peppe Iodice. La
satira pungente ma alla portata di tutti, il punto di vista illuminante, la
lettura esilarante delle storture dell’epoca in cui viviamo di Simone
Schettino. In mezzo ai loro monologhi alternati la sottotraccia di
un’improbabile corteggiamento tra Raoul e Adriana, colleghi speaker su Radio
Ibiza. E un valente corpo di ballo che esegue le coreografie di Anna Pisco.
Raoul apre le danze presentando alla stregua di un carrozzone da circo i
protagonisti che calcheranno il palco, frusta alla mano. Dal momento in cui
entrano in scena i due comici saranno risate fino alla fine dello spettacolo.
Simone Schettino prevale nel monologo classico, Peppe Iodice sembra più a suo
agio del collega negli sketch corali con Raoul e Adriana, dove c’è da mostrarsi
più buffi e sopra le righe. Schettino affronta l’argomento dei tempi che sono
cambiati, condizioni metereologiche comprese, dell’ossessione per la forma
fisica e del sesso. Ormai proverbiali le sue tirate in un crescendo di risate e
ritmo fino all’apice della battuta finale. La simpatica verve di Peppe Iodice gli consente di poter
dire verità anche scomode e farsi gioco dei vomeresi benestanti pur presenti in
sala, che “non sanno cos’è la crisi”. Ma lui, artista di periferia che viene da
Barra, sa prendere in giro anche sè stesso col medesimo effetto comico. Parla
di crisi, di figli, di intellettuali (un argomento che è da tempo il suo
cavallo di battaglia) e scende in platea per trasformarsi in uno spettatore e ridicolizzare
come da tradizione l’esibizione canora di Raoul.
Due tipi diversi di comicità che dimostrano di poter convivere
brillantemente, due artisti che con grande intelligenza si impegnano in quello
che sanno fare meglio, canticchiando e accennando qualche passo di ballo (più
il tarantolato Iodice che Schettino, a dire il vero) soltanto per accompagnare
gli sketch con Raoul e Adriana. Oggi si richiede spesso l’artista polivalente,
loro preferiscono migliorarsi continuamente nel proprio campo. E fanno bene,
questi due signori della comicità che si stimano e che per un’esigenza
artistica hanno deciso felicemente di condividere il palco, se non altro “per
risparmiare i soldi della benzina”, visto che già prima si andavano a vedere
l’un l’altro. Ne guadagna anche il pubblico che ride a ripetizione davanti ad
uno spettacolo speciale, scritto da Iodice e Schettino con Lello Marangio. Tutto
esaurito e replica straordinaria aggiunta a grande richiesta per domenica 12
gennaio alle ore 21:00.
Cristiano Esposito
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