La comicità popolare torna al teatro Totò di Napoli con
"Sesso, rose e terapia", di Rosario Minervini ed Edoardo Guadagno,
con la regia di Gaetano Liguori. E l'obbiettivo di far ridere la platea senza
pretese per un paio d'ore viene raggiunto senza fronzoli, attraverso un
canonico gioco degli equivoci all'interno di un intreccio di infedeltà che però
non tocca i due protagonisti, Massimo (Davide Ferri) e Laura (Paola Bocchetti).
Il loro matrimonio in crisi viene vivacizzato da tutta una serie di personaggi
sopra le righe che hanno le chiavi del loro appartamento e ne fanno una sorta
di albergo ad ore. Non che Massimo, improbabile ingegnere che partorisce idee
surreali come quelle della "torre a fell'" o della "torre di
ghisa", sia un personaggio così lineare. Ma è proprio questa la
caratteristica della commedia comica in generale, e questo spettacolo non fa
eccezione, con le sue caratterizzazioni molto forti e colorite. Ecco allora
Franco (Rosario Minervini), architetto e socio di Massimo che organizza un
appuntamento al buio con Roberta (una bravissima Giusy Freccia), conosciuta on
line dietro il nickname di "pastaezucca78". Sua moglie (Ivana
D'Alisa) frequenta invece lo strampalato psicologo (Edoardo Guadagno) di
Massimo. A completare il quadro di tipi comici non poteva mancare il
personaggio dell'omosessuale, il Leopoldo di un brillante Marco Palmieri, e un
barese pieno di tic interpretato da Francesco Pirozzi.
Il ritmo è buono, le gag niente di non già visto, ma la
bravura della compagnia fa sì che appaiano fresche e godibili. Paradossalmente
il primo atto sembra funzionare, comicamente, meglio del secondo, quello
dell'incontro a sorpresa di tutte le strambe figure nell'appartamento di
Massimo e Laura, che sulla carta dovrebbe essere quello più scoppiettante. Ci
può stare, con le dovute proporzioni, l'accostamento proposto dal programma di
sala di questa messa in scena ad una miscela di Feydeau e Scarpetta in salsa
moderna, caratterizzato da un linguaggio a tratti un po' forte così come alcune
battute e doppi sensi a sfondo sessuale. Buono l'affiatamento tra Ferri e
Minervini, i due che spiccano sopra tutti gli altri. Le scene sono di Tonino Di
Ronza, i costumi di Maria Pennacchio. Da vedere per passare una serata
spensierata, senza impegno e con tante risate, fino a domenica 8 febbraio.
Cristiano
Esposito
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