Familie Flöz è un modo di fare teatro innovativo e al tempo
stesso classico, attraverso una forma di comunicazione universale e costantemente
in progress. E' una bizzarra, multietnica (la compagnia è composta da attori di
dieci nazionalità diverse) ed eterogenea famiglia "venuta alla luce dal
ventre buio della terra attraverso un profondo pozzo" nell'ormai lontano
1994. E' sperimentazione che si nutre di discipline teatrali secolari come il
teatro di figura, il teatro di maschera, la danza, la clownerie, l’acrobazia,
la magia e l'improvvisazione. E la sintesi che ne deriva è poesia,
divertimento, azione e visione.
L'hotel Paradiso è un piccolo albergo di montagna gestito
con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia insieme al figlio che sogna il
vero amore e battaglia con la sorella nell'intento di conservare l'impronta
tradizionale dell'attività. A fare da contorno una cameriera cleptomane e un
cuoco con la passione di macellare qualsiasi creatura gli capiti per le mani.
Ad un tratto la vicenda si tinge di noir, con un cadavere e tutti gli strani
avvenimenti a catena che quest'ultimo mette in moto.
Durante i novanta minuti di "Hotel Paradiso" in
scena si alternano strani personaggi in maschera che non proferiscono parola
alcuna, lasciando così che la gran parte del racconto si crei nella mente degli
spettatori. I conflitti si manifestano nei e sui corpi, generando
alternatamente risate e situazioni drammatiche. Nonostante la mimica facciale
degli attori sia imprigionata all'interno di maschere sproporzionate uno
straordinario linguaggio corporale fa in modo che al pubblico arrivino
ugualmente emozioni e stati d'animo dei protagonisti. E le stesse rigide
maschere sembrano mutare espressione di situazione in situazione, adeguandosi e
compenetrandoci nelle vicende personali delle figure sul palco. La bravura
degli interpreti fa sì che le maschera sorridano, si arrabbino, si stupiscano,
arrossiscano, ma solo nell'immaginazione di chi assiste alla rappresentazione.
E' questa la magia di Familie Flöz, lo sciogliersi della rigidità di una
maschera che diventa forza viva.
Una particolarissima miscela di gag slapstick e visive, una comicità necessariamente fisica, un giusto mix di poesia e malinconia nella quale lo spettatore viene facilmente coinvolto e portato ad adottare uno ad uno i personaggi che affollano l'albergo. "Hotel Paradiso", come ogni spettacolo targato Familie Flöz, è frutto di un processo creativo collettivo in cui ogni attore è anche autore (e tra loro vi sono musicisti, ballerini, registi, creatori di maschere, disegnatori luci, scenografi, costumisti e drammaturghi), senza un cast regolare, con gruppi di lavoro nuovi ogni volta, con proprie caratteristiche, che elaborano le maschere durante le prove ispirandole e lasciandosene ispirare. Maschere sapientemente realizzate che fungono da canovaccio, donando forma e contenuto a personaggi e vicenda. Sono solo quattro gli attori, ma questo lo si scopre solo alla fine perché la girandola di personaggi è frenetica e multiforme, e i cambi velocissimi. Un'esperienza da vivere, spettatorialmente parlando, calandosi con spensieratezza nel mondo surreale e poetico dei Flöz.
Una particolarissima miscela di gag slapstick e visive, una comicità necessariamente fisica, un giusto mix di poesia e malinconia nella quale lo spettatore viene facilmente coinvolto e portato ad adottare uno ad uno i personaggi che affollano l'albergo. "Hotel Paradiso", come ogni spettacolo targato Familie Flöz, è frutto di un processo creativo collettivo in cui ogni attore è anche autore (e tra loro vi sono musicisti, ballerini, registi, creatori di maschere, disegnatori luci, scenografi, costumisti e drammaturghi), senza un cast regolare, con gruppi di lavoro nuovi ogni volta, con proprie caratteristiche, che elaborano le maschere durante le prove ispirandole e lasciandosene ispirare. Maschere sapientemente realizzate che fungono da canovaccio, donando forma e contenuto a personaggi e vicenda. Sono solo quattro gli attori, ma questo lo si scopre solo alla fine perché la girandola di personaggi è frenetica e multiforme, e i cambi velocissimi. Un'esperienza da vivere, spettatorialmente parlando, calandosi con spensieratezza nel mondo surreale e poetico dei Flöz.
Cristiano Esposito
Lo spettacolo resta in scena al teatro Bellini di Napoli
fino a domenica 1 aprile 2012. Per info consultare il sito
www.teatrobellini.it.