Se Joe Barbieri fosse nato in Giappone probabilmente non
sarebbero passati vent'anni di carriera prima di riuscire a suonare in un posto
importante della sua città come il teatro Diana. E probabilmente questo vale
per molti dei 62 paesi in cui esce in questo periodo "Respiro", il
suo quinto album (lui direbbe il terzo, ma chi scrive apprezza troppo soprattutto
l'album d'esordio per non considerare quella che lo stesso Joe considera una
"falsa partenza"). Ciò che conta però è che finalmente Joe ha avuto
la serata che meritava, in un grande teatro della sua città. Le emozioni che
prova e che regala non si contano, è palpabile. Si "respira" buona
musica, raffinata e di qualità, l'atmosfera giusta e un feeling speciale tra i
musicisti sul palco e gli spettatori in platea. Il tutto guidato dalla voce di
Joe, che accarezza il microfono e i nostri cuori, delicata ma
straordinariamente incisiva.
A tre anni di distanza da
"Maison Marvailha" (20.000 copie vendute tra Stati Uniti, Giappone ed
Europa, uscito anche in versione live registrata nel 2010 durante il concerto
sold out dell'Auditorium Parco della Musica di Roma), questo nuovo
"Respiro" di Joe è l'ennesima conferma di un talento cristallino,
ricercato; un patrimonio della musica napoletana e italiana che andrebbe difeso
e promozionato senza se e senza ma. D'altronde, collaborare con reciproca
soddisfazione con gente come Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Pino Daniele,
Jorge Drexler, Omara Portuondo e Mario Venuti non è cosa da tutti. Il nuovo
album è già impresso nella mente e nei cuori dei fan di Barbieri, che
canticchiano i nuovi motivi con voce flebile quasi per rispetto alla voce dolce
e incisiva di cui sopra. E' lo stesso cantautore a incoraggiarli a cantare con
lui a piena voce e allora tutto il teatro si scioglie in un tripudio di voci,
ritmo, cuori, emozioni. Una speciale miscela di jazz, world music, bolero, soft
pop, bossa; naturale e istintiva proprio come l'atto del respirare. Musica
vera, genuina e di ottima fattura apprezzata da qui al Giappone, dove Joe si
esibirà a fine mese in tre date con doppi turni e dove probabilmente ancora una
volta venderà più dischi che in Italia. In attesa di un'altra grande serata
napoletana, perché respirare quest'aria in casa propria è sempre un'altra
cosa.
Cristiano Esposito
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