lunedì 24 giugno 2013

Grande musica alla Mostra d'Oltremare di Napoli con gli Almamegretta, Enzo Gragnaniello e James Senese


Concerto speciale per la chiusura della "Fiera della casa" presso la Mostra d'Oltremare di Napoli. Gli Almamegretta si sono infatti esibiti davanti ad un folto pubblico accompagnati da illustri colleghi quali Enzo Gragnaniello, James Senese, Fausto Mesolella, Gigi De Rienzo e Marcello Coleman. Apertura affidata al rapper Lucariello, poi il gruppo alternative rock napoletano suona soprattutto i brani del nuovo album "Controra" (inclusi i sanremesi "Mamma non lo sa" e "Onda che vai", e il nuovo singolo "La Cina è vicina", inno all'integrazione razziale e all'autorealizzazione), intriso di reggae e new neapolitan power. Momenti topici della serata l'esecuzione di "’Na bella vita", cantata con Enzo Gragnaniello che poi regalerà al pubblico anche la sua "Uocchie ca me guardate" in pieno stile Almamegretta, e i pezzi con gli altri ospiti. Delirio finale della folla per vecchi successi come "Black Athena", "Nun te scurda'" e "Sanacore". Prossimi appuntamenti live per gli Almamegretta il 29 giugno a Pomigliano d'Arco (Napoli) per la festa del PD e il giorno successivo a Padova per il Festivalshow.
Cristiano Esposito



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venerdì 21 giugno 2013

Il teatro...secondo Luigi De Filippo, figlio di Peppino

Il teatro è il ponte che unisce l'uomo alla fantasia. L'ultimo ostacolo fra l'uomo e la barbarie.
Il teatro non è e non deve essere considerato un museo. E' invece qualcosa di vivo e stimolante che si rinnova ogni giorno come il cuore dell'artista

(Luigi De Filippo)
  
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venerdì 14 giugno 2013

Perché in teatro il colore viola è di cattivo augurio

Nel medioevo, durante la Quaresima, per 40 giorni, veniva rigorosamente vietato ogni tipo di
rappresentazione teatrale e di spettacolo pubblico. Di conseguenza gli attori e gli artisti che vivevano di questo pativano la fame. Il viola è il colore dei paramenti liturgici usati in periodo quaresimale, quindi per questa associazione il colore viola è odiato da tutti gli artisti, in generale, ma è vietato soprattutto in teatro dove, con il passare del tempo è diventato vera e propria superstizione.
  
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