martedì 19 aprile 2016

“Tutti per uno uno per Titty”: la Bolignano mattatrice assoluta al Cilea di Napoli

maria bolignano teatro napoli made in sud
Il monologo di Maria Bolignano che apre “Tutti per uno uno per Titty” fa già presagire ciò che lo spettacolo rappresenterà: quasi un pretesto per dar libero sfogo alla verve colorita e alle peculiarità dell’attrice comica di “Made in sud”. Dopo “Caburlesc”, insomma, il registro cambia ma non troppo. Torna il personaggio della donna matura e single, non particolarmente desiderata e che qui arriva a parlare con gli elettrodomestici dandogli un nome. Tornano alcune delle battute migliori del repertorio della Bolignano e i caratteri della colf ucraina, della terzignese e della milf (portata al successo in tv su "Made in sud"). A rendere possibile la compresenza di tutte queste cose è un’idea di commedia partorita da Alessandro Siani e sviluppata dalla stessa protagonista. La Titty del titolo è una vivace single di oltre quarant’anni che, con l’ausilio dell’amica Antonia, prova a conquistare il suo affascinante vicino di casa Sebastiano (Maurizio Aiello) impersonando diverse tipologie di donne. Il lieto fine telefonato non condiziona la soddisfazione del pubblico. Le risate sono numerose nonostante qualche battuta un po’ forzata, mentre la Bolignano si conferma un travolgente animale da palcoscenico grazie anche alla regia di Gianluca Ansanelli che imprime un buon ritmo per consentirle di esprimersi al meglio. Si prodiga brillantemente pure in un tango con Maurizio Aiello, la cui interpretazione risulta un po’ troppo impostata e bozzettistica. Ben figurano anche la bravissima Giuseppina Cervizzi e il versatile Marco Critelli. Presente solo con la sua voce una Nunzia Schiano che comunque colpisce nel segno. Meritano una menzione le musiche originali di Bosnia e Gallo, per una produzione che globalmente offre un buon intrattenimento.

Cristiano Esposito

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sabato 9 aprile 2016

“Ancora?!”: Paolantoni e Sarcinelli di nuovo insieme sul palco del Cilea di Napoli

Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli tornano a incrociare le loro strade di artisti e ci ricordano come e perché a metà anni ‘90 arrivarono, insieme a Maurizio Casagrande, a vincere un Telegatto con la napoletanissima trasmissione radiofonica “A tutti coloro”.  “Ancora?!” è perlopiù un collage di sketch e personaggi storici del duo, risalenti anche a trent’anni fa, come nel caso degli esilaranti provini. A fare da collante la musica eseguita dal vivo da Ugo Gangheri (chitarra acustica e voce), Antonio De Carmine (chitarra elettrica) e Carletto Di Gennaro (percussioni).

Il mattatore è in primis Paolantoni, coadiuvato in maniera sempre efficace dal suo compare Sarcinelli. Manca Robertino ma ritroviamo il mago Spak, il personaggio stralunato che domanda continuamente “Scusa ma tu suoni?”, Vanessa, De Lollis e Gino Ramaglia. Si gioca anche sui classici, come quando i due impersonano Romeo e Mercuzio o rileggono la Divina Commedia. Sempre con leggerezza e garbo, anche quando il meccanismo comico è innescato dal doppio senso. Un elemento centrale è senz’altro l’intesa e la complementarietà tra Paolantoni e Sarcinelli, con il primo che tocca a più riprese il secondo come faceva Totò con Peppino. Fino ad arrivare alla citazione diretta ed esplicita del film “Totò, Peppino e i fuorilegge”. Si finisce con una serie di battute secche alternate dai due e con il pubblico, in buona parte cresciuto con quei personaggi e con quel tipo di comicità ormai sempre più raro, che applaude calorosamente e soddisfatto a questa reunion, basata più sul gusto di ritrovarsi in scena che su un’idea o un testo particolare.

Cristiano Esposito
 
   
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sabato 2 aprile 2016

Intrattenimento di qualità a bordo della “Buena Onda”: Papaleo-Esposito al Diana di Napoli

“Buena Onda”, produzione del Nuovo Teatro di Marco Balsamo, è innanzitutto uno spettacolo che trasforma efficacemente la sala teatrale nella pancia di una nave da crociera. E lo fa senza suggestioni indotte da semplicistici effetti visivi o sonori, soltanto attraverso un mood e un’arte capaci di far volare fino all’oceano l’immaginazione degli spettatori. Rocco Papaleo e Giovanni Esposito (che prima dello spettacolo accolgono in sala le persone che man mano prendono posto) si dimostrano eccellenti affabulatori e narratori di storie umane tra duetti, monologhi e canzoni, accompagnati da Francesco Accardo alla chitarra, Jerry Accardo alle percussioni, Guerino Rondolone al contrabbasso e Arturo Valiante al pianoforte. Papaleo impersona Gegè Cristofori, malinconico cantante che lavora sulla nave; Esposito è invece Ruggero Chiaromonte, il comandante della “Buena Onda” che pretenderebbe dal primo una maggiore spensieratezza, anche perché “il jazz è inopportuno”. Ma, si sa, su una nave da crociera è sempre festa e a Chiaramonte mancano i giorni feriali: ecco che anche in lui esce fuori alla distanza una certa mestizia. Un ruolo importante lo gioca poi il pubblico, che viene a più riprese coinvolto nella narrazione e rappresenta i viaggiatori della nave. Il meccanismo metateatrale arriva al paradosso di frenare e raffreddare il calore della platea, quando questa esce fuori dalla parte assegnatagli.

Scritto da Valter Lupo, Valerio Vestoso, Giovanni Esposito e Rocco Papaleo, “Buena Onda” alimenta ancora una volta il tòpos del viaggio tanto caro a quest’ultimo. Una finzione decisamente riuscita, percorsa da un intrattenimento di qualità. Che mira a far ridere e a trasmettere qualche emozione, con una spruzzata di malinconia sempre pronta a far capolino dietro l’angolo. Proprio come accade nel film “Onda su onda”, il terzo lungometraggio diretto da Rocco Papaleo uscito nei cinema lo scorso febbraio, in cui ritroviamo il cantante Gegè Cristofori. Ritornando allo spettacolo, la regia di Valter Lupo accosta i vari sketch (da segnalare la rielaborazione di “Acqua minerale” del grande Achille Campanile) salvaguardando il ritmo e la coerenza di una messa in scena che il pubblico mostra di gradire fino al punto di accettare di trasformarsi in foca nel bis finale.

Cristiano Esposito

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