giovedì 12 gennaio 2012

I virtuosi di San Martino in scena “Nel nome di Ciccio” all’Auditorium Teatro Bellini di Napoli

Capita purtroppo di avere artisti di un certo calibro nella propria città e di riuscire a farli passare inosservati. “I virtuosi di San Martino” sono un esempio emblematico: quattro ottimi strumentisti e guidati un cantante attore, Roberto Del Gaudio (autore dei testi), che più che un teatro musicale propongono un teatro “totale”. Musica classica riarrangiata, suoni onomatopeici, il gesto universale che urla contro un linguaggio oggi sempre più deturpato. La parola, la musica, il gesto riacquistano così nuova forza e nuovi significati.

“Nel nome di Ciccio” è una rivisitazione, un omaggio al teatro di avanspettacolo; alla rivista e alla macchietta più specificatamente. E quando diciamo avanspettacolo diciamo Nino Taranto, il signore della paglietta, che portò al debutto il brano “Ciccio Formaggio” proprio al teatro Bellini di Napoli nel lontano 1940. “I virtuosi” rielaborano appunto questa e altre celebri macchiette mantenendone inalterata la drammatica comicità e i giochi di linguaggio. Un genere che ha visto cimentarsi grandissimi attori del Novecento come Aldo Fabrizi, Nicola Maldacea, Raffaele Viviani, Ettore Petrolini, Totò e persino Eduardo De Filippo. Ma è davvero passata l’epoca di Ciccio Formaggio che, pur subendo numerose angherie, “non tiene il coraggio nemmeno ‘e parlà”? 

  
I quattro “virtuosi” musicisti sono Vittorio Ricciardi al flauto, Luca Bagagli al violino, Maurizio Villa alla chitarra e Federico Odling al violoncello (autore anche delle musiche). E poi c’è lui, Roberto Del Gaudio, che non si risparmia e cambia mille voci e mille personaggi, da irresistibile mattatore: il suo è un piccolo “manuale minimo dell’attore”. Deliziosa e acuta la citazione eduardiana del dialogo col professor Santanna sulla Napoli odierna. Stili musicali che si contaminano rivelandosi solo pretesto per esprimersi ed esplorare nuovi mondi; i generi sprofondano tra avanspettacolo e opera, in una sperimentazione colta operata sul linguaggio e sul teatro. Un tentativo che valeva la pena fare di fronte alla crisi del teatro e della musica contemporanea, in attesa di un produttore attento che dia la possibilità ai Virtuosi di San Martino di farsi conoscere al grande pubblico. 

Cristiano Esposito

Lo spettacolo resta in scena all’Auditorium del teatro Bellini di Napoli fino a domenica 22 gennaio 2012. Per info consultare il sito www.teatrobellini.it.



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