sabato 23 maggio 2015

Renzo Arbore torna a Napoli con l’Orchestra Italiana ed è ancora un successo

renzo arbore orchestra italiana teatro augusteo napoli
Ad un anno di distanza Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana tornano a gremire il teatro Augusteo di Napoli. Nella sala in cui venticinque anni fa Roberto Murolo battezzò e approvò il progetto del primo disc jockey italiano, l’entusiasmo e il seguito di pubblico non accennano a placarsi. Il repertorio di canzoni è più o meno quello atteso. Si comincia proprio con l’omaggio a Roberto Murolo attraverso “Reginella” a tempo di valzer (verranno eseguite più tardi anche “Fravula fra’” e “Pensammo ‘a salute”), poi si volge lo sguardo a Renato Carosone e ai ritmi cubani. Dopo “Chella llà” in chiave country cominciano anche gli intermezzi comici, le esilaranti storie dell’affabulatore Arbore che parla anche dell’amico Luciano De Crescenzo e della terza-quarta età. Ci si rende conto di come oggi non si rida più di questa comicità semplice ma pulita e intelligente, purtroppo. Ancora brani della tradizione napoletana come “Guaglione”, “’Na sera e maggio, “Tutt’ ‘e ssere”, “Silenzio cantatore” (con un grandissimo Giovanni Conte), senza farsi mancare la “Malafemmena” di Totò. Poi Renzo Arbore passa alla tastiera per i delicati tributi a Domenico Modugno (“Piove”) e a Natalino Otto (“Mamma mi piace il ritmo”). Il finale sale d’intensità con “Ammore scumbinato” (Mimmo Di Francia è presente in sala), “Smorza ‘e llights”, il ritmo travolgente di “Comme facette mammeta” e “Aummo aummo”. A chiudere, il brano portante della colonna sonora di “Un uomo da marciapiede”, “Everybody’s talkin”, che si trasforma presto in “’O surdato ‘nnammurato”. I bis, dai quale resterà fuori “Luna rossa” per sommo dispiacere di diversi spettatori, riguarderanno quasi tutti l’Arbore televisivo: “Ma la notte no”, “Vengo dopo il tiggì”, “Sì, la vita è tutt’un quiz”, “Tanto pe’ cantà” e “Il materasso”. 

C’è la musica che ci si aspettava, coinvolgente, nostalgica, fatta di classici riattualizzati con i mandolini in primo piano, e ci sono anche sprazzi di Arbore grande intrattenitore che impreziosiscono lo show. I musicisti (ognuno dei quali partecipa ai cori) e i cantanti sono tutti di prim’ordine, val la pena citarli al gran completo: Giovanni Imperato (voce solista e percussioni), Giuseppe Sannino (Percussioni), Barbara Buonaiuto e Giovanni Conte (voci soliste),
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Massimo Volpe (tastiere), Gianluca Pica (fisarmonica), Nicola Cantatore (chitarra elettrica e acustica), Roberto Ciscognetti (batteria), Michele Montefusco (chitarra classica e acustica), Massimo Cecchetti (basso), Mariano Caiano (voce solista e chitarra), Paolo Termini (chitarra classica e acustica) e ai mandolini Salvatore Esposito, Salvatore Della Vecchia e Nunzio Reina.

Cristiano Esposito

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