lunedì 19 novembre 2012

Il mentalista Francesco Tesei conquista il pubblico del Bellini di Napoli


Un mentalista è, tra le altre cose, colui che intuisce i pensieri degli altri riuscendo anche a capire quando questi mentono. La domanda che il suo operato ti fa sorgere spontanea è: condiziona lui i suoi interlocutori o sono questi ultimi ad essere in qualche modo prevedibili? Francesco Tesei  è considerato il più importante mentalista italiano e ha scelto la stupenda cornice del Teatro Bellini per il suo primo spettacolo a Napoli. Tra gioco, magia e ironia ha accompagnato per mano il pubblico partenopeo alla scoperta dei poteri e delle potenzialità nascoste nel profondo di ognuno di noi. In Mind Juggler, letteralmente “giocoliere della mente”, il protagonista è il pubblico e la sua mente, messa in gioco in un ponte tra arte e comunicazione, tra realtà e illusionismo psicologico.

Tesei, autentico artista della comunicazione, dà prova di capacità straordinarie di lettura del pensiero ma allo stesso tempo esalta il suo pubblico citando Milton Erickson: "Ognuno di noi è molto più di ciò che pensa di essere, e sa molto più di ciò che pensa di sapere." Premette che non c’è nulla di paranormale in ciò che fa, ma riesce a indovinare incredibilmente passaggi mentali anche molto articolati dei partecipanti ai suoi giochi sul palco. Alla fine è inevitabile notare lo stupore e l’ammirazione della platea e lui, il mentalista, che tiene anche sedute formative nelle aziende, lascia formulare ad essa le possibili spiegazioni di ciò che ha appena visto. Un successo, insomma, anche qui a Napoli, con il pubblico che rapito resta attento ad ogni singola parola di Tesei così come lui non perde nemmeno il minimo messaggio inconscio inviato dal corpo dei suoi volontari. Miscela vincente di psicologia, comunicazione subliminale e un pizzico di illusionismo, Mind Juggler ci mostra come la realtà nella quale viviamo tutti i giorni sia plasmata dai nostri stessi pensieri.  Non esiste una realtà oggettiva delle cose da scoprire ma c’è qualcosa in quanto la creiamo noi attraverso i nostri pensieri.  E i significati che noi attribuiamo nascono dalle nostre esperienze pregresse.

Meglio non dire altro di questo spettacolo che più che raccontato va vissuto in prima persona, per intraprendere un viaggio unico nelle magie della nostra mente e del nostro inconscio.

Cristiano Esposito
  


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