martedì 27 novembre 2012

Il sindaco D’Angiò raccoglie consensi al teatro “Il Primo” di Napoli



Un Lino D’Angiò grande mattatore in scena in questi giorni con “Da grande voglio fare il sindaco” al teatro “Il primo” di Napoli. Al pubblico viene offerta una riflessione esilarante sui vizi della società contemporanea attraverso i personaggi napoletani simbolo, mediante le trasformazioni di un moderno Alighiero Noschese nel pieno della maturità artistica.

“Per conoscere i cittadini si deve cominciare dal primo”, dice D’Angiò in apertura di spettacolo. Lui, che iniziò a imitare Bassolino nel lontano 1995, di sindaci ne capisce e non esclude per gioco (?) di potersi candidare un giorno. Una satira leggera, di buon gusto, quella del camaleontico artista napoletano, che diverte e permette alla platea di identificarsi istantaneamente. Le sorprendenti imitazioni non si limitano al già citato Bassolino, alla Iervolino, all’orgoglioso sindaco di Salerno, De Luca, o all’odierno De Magistris, con il tormentone del “lungomare liberato”: D’Angiò si prodiga, ad esempio, in una versione di “Vita spericolata” in cui dà voce a circa venticinque personaggi, lasciando i presenti profondamente ammirati. Un sagace studio dei personaggi gli permette di riprodurre mimica e voce anche del cardinale Crescenzio Sepe, di Mario Merola, di Peppino Di Capri, di Nino D’Angelo, del mago Gennaro D’Auria e così via.

In un’epoca di confusione, in cui tutti i ruoli saltano e le istituzioni vengono delegittimate Lino D’Angiò riscuote sulla scena un discreto successo elettorale: hai visto mai che un giorno… Il finale è però riservato giustamente a quella maschera di Pulcinella che forse è l’unico sindaco eterno e immortale di Napoli, e ai grandissimi interpreti che l’hanno indossata rendendoci orgogliosi di essere napoletani, come Eduardo De Filippo e Massimo Troisi. Chapeau.

Cristiano Esposito

Articolo pubblicato da Teatro.org al seguente link: http://www.teatro.org/spettacoli/recensioni/da_grande_voglio_fare_il_sindaco_24855
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